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Longyearbyen il paese in cui non si può morire

La vita si sa funziona così, si nasce si vive e si muore. Tuttavia in un paesino della Norvegia, non funziona proprio così. Curioso vero? Dovete sapere che a Longyearbyen,  l’insediamento più popoloso delle isole Svalbard (circa 275 abitanti), è in vigore una bizzarra legge che vieta agli abitanti del luogo di morire. Per quale strano motivo? In quella località le temperature raggiungono picchi bassissimi e raramente superano gli zero gradi centigradi. Che c’è di così strano?

Le conseguenze di queste temperature glaciali si fecero sentire durante la pandemia tra il 1917 e il 1920. Le autorità del luogo, diversi anni dopo, si accorsero che i corpi delle persone defunte, non si decomponevano rimanendo quasi del tutto intatti. Subito pensarono che il vecchio virus non fu mai stato sconfitto, sopravvivendo nei cadaveri sepolti. Anche se nessuno fu più colpito dal virus, per precauzione e anche un po per timore, nel 1930 il cimitero venne chiuso definitivamente proibendo così ogni sepoltura. A Longyearbyen non c’è nessuna casa di cura per anziani. Nel caso di grave malore, le autorità locali provvedono al trasporto del paziente, in aereo, al più vicino ospedale, a circa due ore di distanza.

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Staff melabu

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